Chapter 10.Together we're invincible cantavano i Muse.
Era diventata la colonna sonora della loro vita. Insieme si sentivano felici, ma soprattutto insieme erano invincibili. Avrebbero potuto affrontate tutto insieme. Adesso non avevano più paura di niente. Insieme si sentivano bene. Si sentivano se stessi. Com'è possibile che fino al giorno prima Zoe si stesse chiedendo come mai a lei non succedesse mai niente e il giorno dopo tutto era perfetto? Può davvero una persona farti cambiare pensiero da un giorno all'altro? E soprattutto è un bene che l'umore di una persona dipenda da quello di un'altra? E quando questa non sarà più al tuo fianco? Chi ti dà la certezza che starete insieme per sempre? Quando stai così bene al fianco di un'altra persona non ci pensi nemmeno per un secondo. Queste domande non ti passano per la testa nemmeno per un secondo. Zoe aveva desiderato così tanto la felicità, che adesso che finalmente l'aveva trovata, non voleva farsela sfuggire. Voleva godersi questo momento più che poteva. Era successo proprio a lei e adesso non aveva tempo di chiedersi perchè proprio in quel momento. Era successo e basta. Era una vita che aspettava la felicità e adesso era lì con lei. La felicità era Tyler. Aveva trovato l'amore e la felicità tutto nella stessa persona. Che fortuna pensò. Nella sua scuola era arrivato il periodo dell'orientamento. Durante l'ultimo anno di liceo si tenevano parecchi incontri per i ragazzi che avevano intenzione di continuare gli studi. I rappresentanti delle università di tutto il paese si recavano nelle scuole in una sorta di telepromozione dei propri istituti. Come quando alla tv ti presentano un prodotto che non puoi non comprare, perchè è il migliore e saresti uno stupido se te lo lasciassi sfuggire. I rappresentanti facevano proprio la stessa cosa. Zoe però già sapeva cosa avrebbe fatto, università di lingue per poi trasferirsi a Londra. Era questo il suo futuro. Tyler invece non amava studiare e si era sempre aggrappato alla possibilità di entrare in una qualsiasi università grazie alle sue abilità sportive tramite una borsa di studio. Adesso che aveva abbandonato la squadra però, le sue possibilità si limitavano praticamente a zero. Inoltre ora che stava con Zoe, c'era anche da decidere cosa fare di 'loro'. 'Non se ne parla' le aveva detto Zoe <devo frequentare quell'università costi quel che costi> <Saremo costretti a separarci Zoe, pensaci bene> A quella frase il mondo crollò addosso a Zoe. Adesso doveva decidere tra il suo sogno e la felicità. Ecco, ci risiamo. Quando tutto sembra andare bene, ecco che una forza superiore cerca di ostacolare tutto. Perchè? Io DEVO andarci. Lo devo a me stessa. Una volta tanto devo fare qualcosa per me. Costi anche la felicità. |