Chapter 6.Fri-END Boyfri- END Girlfri- END Bestfri- END
END END END.....Everything has an END. Vacanze finite. Scuola iniziata già da un po' ormai.... Per fortuna. Quel giorno era venuto un fotografo a fare lezione. In realtà non aveva gran ché a che fare con l'indirizzo di liceo linguistico che frequentava Zoe. La lezione non era neppure sulle fotografie in sé per sé. Andrea era un fotografo per passione, amava cogliere la semplicità delle cose e con le sue fotografie riusciva a dare un senso anche alla cosa più banale. Anche un pezzo di legno raffigurato in una sua foto sarebbe riuscito a comunicarti qualcosa. Zoe era letteralmente affascinata da tutte le foto che aveva mostrato. Si aspettava una lezione sulle foto, sulle tecniche della fotografia. Come cogliere la prospettiva giusta, i colori, la luce. Invece no. Andrea dopo aver mostrato alcune delle sue foto, iniziò a parlare di sé. Era un prete. Un prete? Cosa? Con quel bel visino, quel fisico da modello? Non può essere un prete! Don Andrea era alto, occhi scuri e un bel fisico. Non ti aspetteresti mai una cosa del genere, anche perchè non era in tenuta da prete. Era vestito in borghese. Fuori dal lavoro diremmo. E invece era proprio quella la parte del 'lavoro' che più gli piaceva. Stare a contatto con i ragazzi, anche perchè poteva avere qualche anno più di loro. Chi poteva mettersi in relazione con i giovani meglio di un giovane? In realtà non parlò molto di sé, di come diventò prete, se fu lui a scegliere questa vita, o se era già destinato a questa via. Se aveva avuto un evento particolare che l'aveva fatto avvicinare a Dio o forse lo era sempre stato. Non raccontò niente. Disse solo : <Sono Don Andrea. Voglio farvi una domanda , esiste l'amicizia? > Eh? Tu, prete vieni in un liceo, ci mostri delle foto, ci dici che non sei un modello e nemmeno un fotografo professionista e vuoi sapere se esiste l'amicizia? Questo è fuori. E' tutto uno scherzo vero? No. Era tutto vero. Zoe dopo diversi eventi, che ad altri avrebbero potuto far avvicinare loro a Dio, aveva abbandonato la chiesa. Credeva in un essere superiore, che ci fosse stato qualcuno che aveva creato il mondo, qualcuno che era sceso sulla terra per salvare tutte le anime peccatrici, ma dopo la comunione aveva deciso semplicemente di non -praticare più-. Ci credeva, ma finiva tutto lì. Forse però se nella sua parrocchia ci fosse stato questo prete ogni domenica magari ci avrebbe anche ripensato. <Si, l'amicizia esiste!> <Come si chiama signorina?> <Tanya> <Okay Tanya, hai detto che per te l'amicizia esiste. Puoi spiegare a tutti perchè ?> <Beh, è semplice. Ho degli amici e questo mi porta a dire che l'amicizia esiste. L'amico è colui con cui condividi gli hobby, ti scambi le idee, ci parli, dai dei consigli, esci la sera. Questi sono gli amici.> <Okay, questo è il pensiero di Tanya. Qualcun'altro vuole aggiungere qualcosa?> Nessuno sembrava davvero interessato alla lezione. La maggior parte l'aveva presa come una perdita di tempo e soprattutto un modo per saltare l'odiosa ora di tedesco. Fantastico! <Nessuno? Siete tutti d'accordo con Tanya allora?> <NO!> <Prego? Chi è che ha parlato?> <Ehm..io. Sono Zoe.> Zoe non amava parlare in pubblico, nemmeno di fronte alla classe con cui aveva passato gli ultimi 5 anni della sua vita. Questo argomento però le stava così a cuore che non poteva starsene zitta e semplicemente accettare la definizione di amicizia appena data dalla compagna. Non la pensava assolutamente così. <Okay Zoe, vuoi dirci perchè non sei d'accordo con Tanya?> <Beh, è semplice. L'amicizia non esiste. Non c'è un perchè vero e proprio. Semplicemente lo so. E' come la vita su Marte. Non esiste. Qualcuno sostiene che ci sia qualche essere lì, altri sostengono che ci sono le condizioni per vivere, ma mai nessuno ha verificato la presenza di veri esseri viventi.> <Bel discorso. Direi generale e campato in aria.> <L'amico è colui che è affianco a te quando ne hai bisogno, ma soprattutto nei momenti più belli, a condividere con te le tue gioie, a festeggiare le tue vittorie. L'amico è colui che riesce a renderti felice anche la giornata più brutta. L'amico è colui che semplicemente si butterebbe sotto un autobus per te. Farebbe di tutto. E questo ipotetico -amico- come definite voi, semplicemente non esiste. Adesso è soddisfatto di questa risposta o le sembra generale e campata in aria?> <Wow. Semplicemente.... wow. Questa è un'osservazione di tutto rispetto. Ma non sono d'accordo. O meglio sono d'accordo con la tua definizione di amicizia, ma credo anche che esistano persone così. Semplicemente devi saperle trovare. Anzi semplicemente arrivano. E tutto dipende dall'altra parte. L'altra metà dell'amicizia. Non ci può essere amico da solo. L'amico va con l'amico. Le risposte date a questa domanda sono naturalmente soggettive, ognuna sulla base di esperienze personali. Zoe probabilmente ha avuto esperienze meno belle di Tanya. O forse Tanya ha degli amici perchè è lei la prima ad essere un'amica. Non credete? Ci soffermiamo per la maggior parte del nostro tempo a pensare all'altro. Cosa potrebbe fare per piacerci. Cosa non dovrebbe fare. Cosa è meglio per noi. Gli errori degli altri. Se ciascuno di noi dedicasse un po' di tempo a sé stesso, sarebbe tutto molto più semplice. Semplicemente esisterebbe l'amicizia come sostieni tu, Zoe. Se ci fermassimo per un momento a pensare, cosa possiamo fare per essere un amico, potremmo essere circondati da amici. E non parlo di qualcuno con cui uscire la sera, qualcuno che ci passa i compiti a scuola, qualcuno con cui andare a bere. Parlo di amicizia vera. E se volete possiamo trasferire questo discorso anche all'amore. Ma questa è un'altra storia.> Zoe non sapeva più come controbattere al modello/fotografo/prete. Cavolo! Aveva ragione. Dannatamente ragione. Mi sa che devo tornare ad andare in chiesa la domenica. |
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